Veglia sui pensieri del nostro cuore

Ciò che il diavolo userà di più per abbattere l'uomo sono i pensieri. Egli invierà ogni tipo di pensiero con lo scopo di farci peccare, sapendo che la lussuria quando concepisce partorisce il peccato e il peccato quando viene consumato produce la morte (Giacomo 1:15). Lo scopo del diavolo è uccidere le nostre anime, farci morire in modo da ereditare la sofferenza eterna con lui ed è importante sapere come agisce.

"E dopo cena, quando il diavolo aveva già messo nel cuore di Giuda Iscariota, figlio di Simone, per tradirlo" (Giovanni 13: 2)

Notiamo che prima che Giuda agisse e tradisse Gesù, il diavolo aveva già messo nel suo cuore il pensiero di tradire Gesù. Giuda non ha combattuto questo pensiero, ma lo desiderava, e la lussuria è già un peccato; quindi peccò e così diede accesso al diavolo (Matteo 5:28). Qualche tempo dopo satana mise questo pensiero nel cuore di Giuda:

"Satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: quello che stai facendo, fallo più velocemente". (Giovanni 13:27)

Gesù non ha mai tentato Giuda contrariamente a quello che potremmo pensare, ma questo passaggio ci dice che satana era entrato in Giuda, il che significa che Gesù non stava parlando a Giuda, ma al diavolo, e gli disse: quello che fai, fallo più velocemente .

Comprendiamo quindi che quando satana pone un pensiero dentro di noi, se permettiamo che avvenga in noi, diamo accesso al diavolo. Questo è il motivo per cui dobbiamo vegliare sui nostri pensieri più di ogni altra cosa, perché i pensieri del cuore di un uomo sono ciò che causa la sua caduta. Anche se guardi i tuoi occhi, se non guardi i pensieri del tuo cuore cadrai. Quando ricevete cattivi pensieri, è imperativo che li scacciate immediatamente nel Nome di Gesù Cristo, in modo che non possano aver luogo in voi; altrimenti ti condurranno all'atto prima o poi; inoltre sappiamo che il pensiero da solo basta a condannarci se è agognato.

"Proteggi il tuo cuore da tutto ciò che deve essere protetto, poiché da esso provengono le sorgenti della vita." (Proverbi 4:23)
Share by: